"Argus" è un sostantivo.
/ˈɑːrɡəs/
In lingua inglese, "Argus" si riferisce spesso a un gigante mitologico della mitologia greca, noto per avere molte teste e occhi. È anche usato per descrivere qualcuno che è molto vigile o attento, derivante dalla figura mitologica che aveva occhi ovunque. Il termine è più frequentemente utilizzato nel contesto scritto, soprattutto nella letteratura, della mitologia e nelle discussioni che richiedono un linguaggio più raffinato.
The Argus of ancient mythology was known for his watchfulness.
(L'Argus della mitologia antica era noto per la sua vigilanza.)
In modern usage, calling someone an Argus implies they are very observant.
(Nell'uso moderno, chiamare qualcuno un Argus implica che sia molto osservante.)
The company's Argus-like surveillance system keeps track of all activities.
(Il sistema di sorveglianza simile ad Argus dell'azienda tiene traccia di tutte le attività.)
"Argus" non è comune in espressioni idiomatiche specifiche, ma può essere parte di frasi più ampie che descrivono la vigilanza o l’attenzione a dettagli, in modo figurato.
With eyes like Argus, she never misses a detail in her reports.
(Con occhi da Argus, non perde mai un dettaglio nei suoi rapporti.)
He watched them with the vigilance of Argus, ready to act at any moment.
(Li osservava con la vigilanza di Argus, pronto ad agire in qualsiasi momento.)
The security team is often described as having Argus-like awareness of potential threats.
(Il team di sicurezza è spesso descritto come avere una consapevolezza simile a quella di Argus delle minacce potenziali.)
Il termine "Argus" deriva dal greco "Ἄργος" (Árgos), il nome di un gigante mitologico che, secondo le leggende, era dotato di cento occhi. Il mito di Argus è spesso associato alla vigilanza e alla sorveglianza.
Sinonimi: - Watchful (vigilante) - Alert (attento) - Observant (osservante)
Contrari: - Indifferent (indifferente) - Negligent (negligenze) - Unobservant (non osservante)
Questa panoramica su "argus" mostra non solo il suo significato e utilizzo nel linguaggio, ma anche le sue radici storiche e mitologiche.