Sostantivo
/bæ̩rəˈkuːn/
La parola "barracoon" si riferisce a una struttura di legno utilizzata storicamente come un luogo di detenzione per gli schiavi, tipicamente situata in prossimità di un porto o un'area di imbarco. Ciò può includere anche una sorta di rifugio o casa temporanea. Il termine è di uso più ristretto e viene principalmente usato in contesti storici o accademici, piuttosto che nel linguaggio colloquiale.
Non è una parola di uso comune nel parlato quotidiano e viene usata soprattutto nel contesto scritto, in testi storici o in discussioni accademiche riguardanti la schiavitù e il commercio degli schiavi.
I ricercatori hanno scoperto che molte persone schiavizzate venivano tenute in un barracoon prima di essere spedite oltre oceano.
The barracoon was a stark reminder of the brutal history of the slave trade.
Il barracoon era un netto promemoria della storia brutale del commercio degli schiavi.
In the barracoon, the conditions were inhumane, leading to many deaths.
Il termine "barracoon" non è comunemente usato in espressioni idiomatiche comuni, poiché ha un significato specifico e storico. Tuttavia, ci sono modi per usarlo in contesti evocativi riguardanti la schiavitù o la prigionia.
La storia del barracoon è un inquietante promemoria della sofferenza umana.
Many stories emerged from the barracoon, revealing the resilience of the enslaved.
La parola "barracoon" deriva dallo spagnolo "barracón", che significa "baracca" o "grande rifugio", a sua volta derivante da "barraca", e il suo uso nella lingua inglese risale al XIX secolo, riferendosi a strutture utilizzate durante il periodo della schiavitù.