"Sostantivo"
/ˌɛkstrəˈtoʊpiə/
L'exotropia è una condizione oculare in cui uno o entrambi gli occhi si deviano verso l'esterno. È una forma di strabismo e può manifestarsi in modo intermittente o costante. Questa condizione può influenzare la visione stereoscopica e portare a problemi di visione come la diplopia.
La parola "exotropia" è frequentemente utilizzata nel contesto medico e oftalmologico. È meno comune nel linguaggio quotidiano, pertanto è maggiormente riscontrabile in testi specialistici o conversazioni tra professionisti del settore.
L'exotropia è usata principalmente nel contesto scritto e in conversazioni mediche.
Molti bambini con exotropia possono beneficiare di una terapia visiva.
The doctor diagnosed my patient with intermittent exotropia.
Il medico ha diagnosticato al mio paziente un'exotropia intermittente.
Early detection and treatment of exotropia can prevent further complications.
Sebbene "exotropia" non sia tradizionalmente utilizzata in espressioni idiomatiche specifiche, è utile sapere che il suo utilizzo è prevalentemente tecnico e non è associato a frasi idiomatiche comuni nella lingua inglese. Tuttavia, si possono osservare alcune frasi in contesti clinici:
La condizione di exotropia può rendere difficile per un bambino concentrarsi sugli oggetti.
Treating exotropia early can lead to better visual outcomes.
La parola "exotropia" deriva dal greco "exō" (έξω), che significa "fuori", e "tropos" (τροπή), che significa "direzione" o "volta". Quindi, il termine si riferisce alla direzione verso l'esterno degli occhi.
Sinonimi: - Strabismo divergente - Strabismo esterno
Contrari:
- Esotropia (strabismo convergente)
- Visione normale (senza strabismo)
In sintesi, l'exotropia è una condizione oculare che colpisce l'allineamento degli occhi e viene trattata nel contesto di cure oftalmologiche.