"Glass-man" è un sostantivo composto.
/glæs mæn/
"Glass-man" può riferirsi a un'artista o un artigiano che lavora il vetro, creando opere d'arte o articoli di uso quotidiano. Può anche essere usato in contesti più poetici o metaforici per descrivere qualcuno che è delicato o fragile come il vetro.
In inglese, il termine non è particolarmente comune, quindi può apparire in contesti specifici, come nelle arti o in discorsi sulla fragilità emotiva. È più probabile che venga utilizzato in contesti scritti come articoli, racconti o descrizioni artistiche.
L'uomo di vetro ha creato una scultura mozzafiato che ha catturato l'attenzione di tutti.
She felt like a glass-man, exposed and highly vulnerable in front of her critics.
Sebbene "glass-man" non compaia frequentemente in espressioni idiomatiche, possiamo esplorare alcune frasi che parlano della fragilità e della delicatezza, richiamando l'immagine di un "uomo di vetro".
Ha un cuore di vetro, facilmente spezzato da parole dure.
In this harsh world, sometimes we all feel like glass-men, fragile and exposed.
Il termine "glass" deriva dall'inglese antico "glæs," che indica un materiale trasparente, mentre "man" proviene dall'antico inglese "mann," riferendosi a un essere umano. La combinazione suggerisce un individuo associato a fragilità attraverso il vetro.
Sinonimi: - Artigiano del vetro - Vetraio
Contrari: - Forse il termine non ha un vero e proprio contrario, ma in un contesto figurativo potrebbe essere contrapposto a "uomo di ferro," rappresentando robustezza e resilienza.
"Glass-man" è un termine poetico e descrittivo, evocativo di fragilità e arte. Sebbene non sia di uso comune, può essere utilizzato in contesti specifici per rappresentare la delicatezza e la bellezza del lavoro artigianale nel vetro.