La parola "vagary" è un sostantivo.
/vəˈɡɛəri/
La parola "vagary" si riferisce a un'idea o un'azione che è imprevedibile o capricciosa. Può essere usata per descrivere un comportamento erratico o una decisione che non segue una logica apparente. In inglese, è usata più frequentemente in contesti scritti, in particolare nella letteratura o nella critica sociale. Non è comune nel linguaggio colloquiale.
The vagary of the weather caught us all by surprise.
(L'imprevedibilità del tempo ci ha sorpresi tutti.)
His decision to move abroad was yet another vagary in his unpredictable life.
(La sua decisione di trasferirsi all'estero era un altro capriccio nella sua vita imprevedibile.)
The company's vagaries made it difficult for employees to plan their futures.
(Le imprevedibilità dell'azienda hanno reso difficile per i dipendenti pianificare i loro futuri.)
La parola "vagary" non è molto comune nelle espressioni idiomatiche, ma può essere utilizzata in alcune frasi più ampie per descrivere l'imprevedibilità o i cambiamenti improvvisi:
In the world of fashion, trends often follow the vagaries of popular culture.
(Nel mondo della moda, le tendenze seguono spesso le imprevedibilità della cultura popolare.)
The vagaries of chance can lead to unexpected opportunities in life.
(Le imprevedibilità del caso possono portare a opportunità inaspettate nella vita.)
We must learn to adapt to the vagaries of the stock market to make informed investments.
(Dobbiamo imparare ad adattarci alle imprevedibilità del mercato azionario per fare investimenti informati.)
La parola "vagary" deriva dal latino "vagari", che significa "vagare". Il termine è entrato in uso in lingua inglese nel XVII secolo, mantenendo il significato di azione errante o inafferrabile.
Sinonimi: capriccio, whim, eccentricity
Contrari: stabilità, coerenza, determinismo