La frase "warm autohemagglutination" è composta da termini tecnici utilizzati principalmente in contesti medici e scientifici. "Warm" è un aggettivo, "autohemagglutination" è un sostantivo tecnico.
/wɔrm ˌɔːtoʊhɛmˌæɡləˈteɪʃən/
Warm autohemagglutination si riferisce a una condizione in cui i globuli rossi del sangue agglutinano (si raggruppano) a una temperatura corporea calda (tipicamente tra 37°C e 38°C). Questa condizione può essere associata a varie patologie, come l'anemia emolitica autoimmune, dove il sistema immunitario attacca erroneamente i propri globuli rossi. È una terminologia prevalentemente usata in contesti medici e scientifici, quindi è più comune nel linguaggio scritto piuttosto che nel parlato quotidiano.
Non è una frase di uso comune e viene utilizzata specificamente nelle pubblicazioni scientifiche e mediche. È raro incontrarla al di fuori di questi contesti.
"L'autoemagglutinazione calda è spesso osservata in pazienti con disturbi autoimmuni."
The doctor explained that warm autohemagglutination could lead to complications if not treated.
"Il medico ha spiegato che l'autoemagglutinazione calda potrebbe portare a complicazioni se non trattata."
Research on warm autohemagglutination has increased in recent years.
Anche se "warm autohemagglutination" non è comunemente usata in espressioni idiomatiche, esistono termini correlati nella letteratura scientifica:
"Quando si tratta di diagnosticare condizioni correlate all'autoemagglutinazione calda, è necessaria un'analisi accurata."
Understanding the mechanisms behind warm autohemagglutination can help in developing targeted therapies.
Questa terminologia è ben radicata in ambito medico, e la familiarità con i termini appropriati è fondamentale per professionisti della salute e ricercatori nel campo ematologico.