"Aguante" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica in Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA) è: /aˈɣwante/
La parola "aguante" in spagnolo si riferisce alla capacità di tollerare o sostenere qualcosa di difficile, fastidioso o scomodo. Può essere utilizzata nel contesto di resistenza fisica o emotiva. È utilizzata con una certa frequenza, sia nel linguaggio parlato che scritto, ma tende a comparire maggiormente in contesti orali, per esprimere la capacità di resistere o di affrontare situazioni avverse.
"El aguante de los deportistas es admirable."
"La resistenza degli sportivi è ammirevole."
"Necesitamos un poco más de aguante para superar este reto."
"Abbiamo bisogno di un po' più di tenacia per superare questa sfida."
"El aguante emocional es crucial en tiempos difíciles."
"La sopportazione emotiva è cruciale nei tempi difficili."
La parola "aguante" viene utilizzata anche in alcune espressioni idiomatiche spagnole.
"Tener aguante": significa avere la capacità di sopportare o resistere a fattori esterni, come lo stress o le difficoltà.
"Ella tiene un aguante increíble en su trabajo, a pesar de la presión."
"Lei ha una resistenza incredibile nel suo lavoro, nonostante la pressione."
"Aguantar el tirón": usato per descrivere il mantenere la calma o la forza in una situazione difficile, fino a quando non passa la tempesta.
"En tiempos de crisis hay que aguantar el tirón y no perder la esperanza."
"Nei tempi di crisi bisogna resistere e non perdere la speranza."
"Aguantar a alguien": significa tollerare o sopportare la presenza di qualcuno che può essere fastidioso.
"A veces es difícil aguantar a mis colegas en la oficina."
"A volte è difficile tollerare i miei colleghi in ufficio."
"Aguante físico": un'espressione per descrivere la resistenza fisica durante attività o sforzi prolungati.
"El atleta mostró un aguante físico impresionante durante la maratón."
"L'atleta ha mostrato una resistenza fisica impressionante durante la maratona."
La parola "aguante" deriva dal verbo spagnolo "aguantar", che significa "sostenere" o "tollerare." La radice ha origini latine, proveniente da "tollere," che significa alzare o sollevare.