Sostantivo femminile.
/ˈarka/
In spagnolo, "arca" si riferisce generalmente a un grande recipiente o contenitore, spesso utilizzato per immagazzinare oggetti o beni. Può anche avere connotazioni religiose o culturali, come nel caso dell'Arca di Noè. La parola viene utilizzata sia nel linguaggio parlato che scritto, sebbene nel contesto religioso o letterario possa essere più comune nel linguaggio scritto.
"Arca" è un termine che si può incontrare in vari contesti, ma la sua frequenza può variare. Nel linguaggio quotidiano è meno comune, a meno che non si stia discutendo di argomenti specifici legati alla storia biblica o a reliquie.
El arqueólogo encontró una arca antigua en las ruinas.
(L'archeologo ha trovato un'antica arca nelle rovine.)
En la Biblia, el arca de Noé salvó a los animales del diluvio.
(Nella Bibbia, l'arca di Noè salvò gli animali dal diluvio.)
L'uso di "arca" in espressioni idiomatiche non è molto comune, ma è possibile ritrovare alcune formulazioni che la includono. Ecco alcuni esempi:
"Como en el arca de Noé"
(Come nell'arca di Noè) - Usato per descrivere situazioni in cui si hanno molte opzioni o varietà, simile all'idea di diversi animali sull'arca.
"Poner en una arca"
(Mettere in un'arca) - Riferito a conservare o proteggere qualcosa di prezioso.
La parola "arca" deriva dal latino "arca", che significa "cassa" o "contenitore". La radice si trova anche in altre lingue romanze. La cultura e la religione hanno influenzato il significato e l'uso della parola nel tempo.
Sinonimi: - Caja (scatola) - Contenedor (contenitore)
Contrari: - Vacío (vuoto) - Desocupado (disoccupato/sgombro)
In conclusione, "arca" è una parola ricca di storia e significati, utilizzata in vari contesti dal religioso al pratico, con una etimologia che risale a lontani tempi.