Sostantivo (maschile).
/arraˈβal/
In spagnolo, "arrabal" si riferisce generalmente a una zona periferica o slum di una città, spesso caratterizzata da una cattiva urbanizzazione e condizioni di vita precarie. È una parola che si utilizza per descrivere quei quartieri che sorgono ai margini delle città, dove prevalgono povertà e disagio sociale. "Arrabal" ha una frequenza d'uso moderata ed è usato sia nel linguaggio parlato che in quello scritto, spesso in contesti sociologici o urbanistici.
"Il sobborgo della città è cresciuto notevolmente negli ultimi anni."
"Las condiciones de vida en el arrabal son muy difíciles para sus habitantes."
"Arrabal" è meno comune in espressioni idiomatiche rispetto ad altri termini, ma può comparire in alcune frasi che descrivono situazioni sociali e urbane. Ecco alcune frasi con contesti:
"Vivere nel sobborgo è una lotta costante per la sopravvivenza."
"El arte urbano ha florecido en el arrabal, dándole vida a los espacios olvidados."
"L'arte urbana è fiorita nel sobborgo, dando vita agli spazi dimenticati."
"Muchos jóvenes del arrabal sueñan con salir de la pobreza."
Il termine "arrabal" deriva dall'arabo "rahal", che significa "villaggio" o "città". Questo riflette la storica influenza araba sulla Spagna, particolarmente durante il periodo della dominazione musulmana.