La parola "avaricia" è un sostantivo femminile.
La trascrizione fonetica in alfabeto fonetico internazionale è: /aˈβaɾiθja/ (pronuncia in Spagna) o /aˈβaɾisja/ (pronuncia in America Latina).
In italiano, "avaricia" si traduce come "avidità".
"Avaricia" si riferisce a un desiderio eccessivo e insaziabile di accumulare ricchezze e beni materiali, spesso a scapito dei bisogni degli altri o della propria felicità. È un termine usato in contesti sia scritti che parlati, sebbene sia più comunemente impiegato nel contesto scritto, per la sua connotazione negativa.
La parola è utilizzata frequentemente nel linguaggio quotidiano e letterario, soprattutto in contesti in cui si discute del comportamento umano, dell'etica o dei valori morali.
L'avidità può portare le persone a perdere i loro amici.
La avaricia es un pecado que se menciona en muchas religiones.
L'avidità è un peccato che viene menzionato in molte religioni.
La avaricia no tiene límites, y nunca se está satisfechos con lo que se tiene.
L'avidità è spesso presente in varie espressioni idiomatiche spagnole. Eccone alcune:
"Il peccato dell'avidità" si riferisce al desiderio smodato di beni materiali.
"La avaricia rompe el saco" indica que la codicia puede llevar a la pérdida de lo que ya se tiene.
"L'avidità rompe il sacco" indica che la cupidigia può portare alla perdita di ciò che si ha già.
"Por la avaricia se pierde la libertad" sugiere que la ricerca incessante di beni materiali può limitare la propria libertà personale.
"Per l'avidità si perde la libertà" suggerisce che la ricerca incessante di beni materiali può limitare la propria libertà personale.
"La avaricia no dura mucho" implica que aquellos que son demasiado codiciosos eventualmente enfrentarán consecuencias negativas.
La parola "avaricia" deriva dal latino "avaritia", che significa "cupidigia" o "avidità". Questa a sua volta proviene da "avarus", che significa "avido" o "bramoso".
Sinonimi: codicia, avidezza, desiderio eccessivo. Contrari: generosità, altruismo, liberalità.