"avergonzarse" è un verbo pronominale.
/abeɾɣonˈθaɾse/ (spagnolo castigliano)
/aveɾɡonˈzaɾse/ (spagnolo latinoamericano)
"avergonzarse" significa provare vergogna o imbarazzo per qualcosa. Viene utilizzato sia nel linguaggio parlato che in quello scritto, ma è più comune nel parlato quotidiano, soprattutto in contesti sociali o informali.
Me avergonzaré si no lo hago bien.
(Mi vergognerò se non lo faccio bene.)
Ella se avergonzó por su error.
(Lei si è vergognata per il suo errore.)
"avergonzarse" è parte di alcune espressioni idiomatiche che esprimono sentimenti di imbarazzo o vergogna.
No hay por qué avergonzarse de pedir ayuda.
(Non c'è motivo di vergognarsi di chiedere aiuto.)
Avergonzarse no soluciona los problemas.
(Vergognarsi non risolve i problemi.)
Me avergonzaba de mi acento al hablar con extranjeros.
(Mi vergognavo del mio accento quando parlavo con stranieri.)
Es normal avergonzarse en situaciones incómodas.
(È normale vergognarsi in situazioni imbarazzanti.)
No te avergonzaste cuando te llamaron.
(Non ti sei vergognato quando ti hanno chiamato.)
Il verbo "avergonzarse" deriva dal latino "vulgus", che significa "popolo" o "folla", attraverso la parola "gonzar" che è un termine arcaico spagnolo. La componenete pronominale "se" indica che l'azione del verbo è riflessiva.
Sinonimi: - sentirse mal - sonrojarse
Contrari: - presumirse - jactarse
In sintesi, "avergonzarse" è un verbo pronominale utilizzato per esprimere sentimenti di vergogna e imbarazzo, molto comune nel linguaggio quotidiano.