Sostantivo.
/ aθuˈfɾe / (utilizzando l'alfabeto fonetico internazionale, varia in alcune regioni latinoamericane come /asuˈfɾe/).
Zolfo.
L'“azufre” è un elemento chimico non metallico con simbolo S e numero atomico 16. È fondamentale in vari processi industriali e biologici. Nella medicina, può essere associato a composti utilizzati in dermatologia e nella produzione di farmaci.
In spagnolo, la parola è comunemente utilizzata sia nel contesto scientifico che in quello medico. La frequenza d'uso è piuttosto alta nei contesti di discussione sulla chimica, la medicina e l'agricoltura. È frequentemente utilizzata sia nel parlato che nello scritto, anche se spesso nei contesti specialistici può apparire maggiormente in forma scritta.
El azufre es esencial para la producción de algunos fertilizantes.
(Lo zolfo è essenziale per la produzione di alcuni fertilizzanti.)
Algunos medicamentos para la piel contienen azufre.
(Alcuni medicinali per la pelle contengono zolfo.)
El azufre se encuentra en la naturaleza, especialmente en áreas volcánicas.
(Lo zolfo si trova in natura, specialmente in aree vulcaniche.)
L'uso diretto di "azufre" in espressioni idiomatiche è piuttosto limitato, ma sono comuni alcune frasi che menzionano l'elemento in contesti figurati o esperienziali. Ecco alcune frasi di esempio:
No hay nada que me saque de quicio como el azufre en el aire.
(Non c'è niente che mi faccia perdere la calma come lo zolfo nell'aria.)
Su carácter era como el azufre, explosivo y difícil de manejar.
(Il suo carattere era come lo zolfo, esplosivo e difficile da gestire.)
El azufre ha dejado su marca en la industria desde tiempos antiguos.
(Lo zolfo ha lasciato il segno nell'industria sin dai tempi antichi.)
La parola “azufre” deriva dall'arabo "ṣufra", che significa "giallo", probabilmente in riferimento al colore del minerale di zolfo.
Non esistono veri e propri contrari in senso chimico per "azufre", poiché si tratta di un elemento specifico. Tuttavia, nel contesto della composizione chimica, composti privi di zolfo possono essere considerati come un "contrario" a seconda della reazione o del processo in esame.