Il termine "balar" è un verbo.
La trascrizione fonetica di "balar" in alfabeto fonetico internazionale (IPA) è /baˈlaɾ/.
In italiano, "balar" si traduce con "belare". Si riferisce al suono emesso dalle pecore o dai capretti.
"Balar" è un verbo spagnolo che significa emettere un suono caratteristico, come quello delle pecore. È un termine prevalentemente utilizzato in contesti legati all'agricoltura, all'allevamento e alla natura. La frequenza d'uso di "balar" è moderata e si trova prevalentemente in contesti scritti, come articoli agrari e descrizioni di animali.
Las ovejas suelen balar cuando tienen hambre.
(Le pecore di solito belano quando hanno fame.)
El sonido de las cabras al balar es muy característico.
(Il suono delle capre che belano è molto caratteristico.)
Il verbo "balar" non ha un'ampia diffusione in espressioni idiomatiche tradizionali in spagnolo, ma può essere utilizzato in contesti descrittivi o figurativi per rappresentare la mancanza di voce o per illustrare una situazione in cui qualcuno è vinto dalla paura.
No te quedes callado como una oveja que no quiere balar.
(Non rimanere in silenzio come una pecora che non vuole belare.)
Algunas personas balaron de miedo en la película de terror.
(Alcune persone belarono dalla paura nel film horror.)
Cuando se siente inseguro, él balar como un cordero.
(Quando si sente insicuro, lui belava come un agnello.)
Il verbo "balar" deriva dal latino "balāre", che significa "belare". La parola è legata all'onnipresente suono prodotto da animali come le pecore e le capre.
Sinonimi: - Belare (italiano) - Balido (suono di belare)
Contrari: - Zittire (non emettere suoni) - Silenziare
"Balar" è un termine specifico e, sebbene non sia ampiamente usato in idiomi spagnoli, rappresenta un'importante connessione con il mondo dell'agricoltura e degli animali da allevamento.