"Beata" è un aggettivo.
/beˈata/
La parola "beata" deriva dal latino "beatus" e si riferisce generalmente a una persona che è considerata benedetta, felice o in uno stato di beatitudine. In contesti religiosi, può anche riferirsi a una persona che è stata dichiarata beata dalla Chiesa cattolica, ovvero un passo precedente alla canonizzazione. In un contesto colloquiale, può esprimere una forma di invidia o di ammirazione per la felicità altrui.
La frequenza d'uso di "beata" è moderata. Viene usata sia nel parlato che nello scritto, ma è più comune in contesti religiosi o quando ci si riferisce a stati di felicità intensa.
"Ella siempre está tan beata después de su viaje."
"Lei è sempre così felice dopo il suo viaggio."
"La beata sorpresa de los niños fue contagiosa."
"La felice sorpresa dei bambini era contagiosa."
"Se siente beata al lado de su familia."
"Si sente felice accanto alla sua famiglia."
La parola "beata" si presta a varie espressioni idiomatiche, in particolare in contesti di felicità o stato di grazia.
"Vivir en una beata ignorancia."
"Vivere in una felice ignoranza." (Riferendosi a chi è inconsapevole di problemi o difficoltà).
"Al final del camino, solo los beatos ven el paisaje."
"Alla fine del cammino, solo i felici vedono il panorama." (Riflette sull'idea che coloro che sono contenti possono godere del viaggio).
"Después de la noticia, se sintió como una beata."
"Dopo la notizia, si sentì come una benedetta." (Per esprimere una gioia intensa).
"Beata" deriva dal latino "beatus", che significa "benedetto" o "felice". La radice latina è collegata a concetti di felicità e beatitudine.
Sinonimi: - Benedetta - Felice - Contento
Contrari: - Infelice - Scontento - Maledetto