Il termine "caballero" è un sostantivo maschile.
La trascrizione fonetica di "caballero" in alfabeto fonetico internazionale (IPA) è /kaβaˈʝeɾo/.
"Caballero" può essere tradotto in italiano come "cavaliere". Può anche assumere significati diversi dependendo del contesto, come "gentiluomo" o "signore".
In spagnolo, "caballero" si riferisce principalmente a un uomo che è visto come educato, gentile e rispettoso. Può anche riferirsi a un cavaliere, in un contesto medievale o cavalleresco. La parola è utilizzata regolarmente sia nel parlato che nello scritto, sebbene possa avere una maggiore frequenza nel contesto scritto, specialmente in opere letterarie e storiche.
Esempi di frasi:
- El caballero se presentó con un gesto cortés.
(Il cavaliere si presentò con un gesto cortese.)
- Todos los caballeros debían luchar por su rey.
(Tutti i cavalieri dovevano combattere per il loro re.)
"Caballero" è usato in diverse espressioni idiomatiche in spagnolo. Ecco alcune:
Caballero de la triste figura
(Cavaliere dalla mesta figura)
Riferendosi a Don Chisciotte, rappresenta una persona che ha ideali nobili ma che può sembrare ridicolo.
Ser un caballero
(Essere un cavaliere)
Usato per descrivere un uomo che si comporta in modo molto rispettoso e galante, come un vero gentiluomo.
Esempi di frasi:
- Aunque a veces lo tomen a broma, él siempre quiere ser un caballero.
(Anche se a volte lo prendono in giro, lui vuole sempre essere un gentiluomo.)
La parola "caballero" deriva dal latino "caballārius", che significa "cavaliere" o "uomo a cavallo". Questo a sua volta è collegato a "caballus", che significa "cavallo".
Sinonimi: - "gentilhombre" (gentiluomo) - "hombre" (uomo, in un contesto formale)
Contrari: - "burlador" (beffardo, chi manca di rispetto) - "villano" (villano, un termine usato per riferirsi a persone meno educate o raffinate)
In sintesi, "caballero" è una parola con una ricca storia e un significato profondo, che rappresenta non solo un uomo che monta a cavallo, ma anche un ideale di comportamento etico e gentilezza.