"Cabestro" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica di "cabestro" in alfabeto fonetico internazionale è /kaˈβestɾo/.
In italiano, "cabestro" si traduce generalmente come "cavallo da lavoro" o "animale da tiro". Può anche riferirsi a una specie di "anello" o "asola" utilizzata per guidare gli animali.
Il termine "cabestro" viene utilizzato per riferirsi a un animale, spesso un cavallo, utilizzato per il lavoro, in particolare per il traino o il trasporto di cose. La parola può anche riferirsi a un attrezzo usato per guidare o immobilizzare un animale.
La frequenza d'uso è più elevata nella parlata orale e nei contesti colloquiali, soprattutto in zone rurali ed in conversazioni legate all'agricoltura o all'allevamento. Tuttavia, in contesti letterari o tecnici, potrebbe apparire anche in forma scritta.
Il cabestro era un animale indispensabile per l'agricoltura.
Necesitamos un cabestro para guiar al caballo.
"Cabestro" non è molto usato in espressioni idiomatiche comuni, ma può essere inserito in frasi figurative che richiamano il contesto dell'animale da lavoro.
Non c'è cabestro che non tiri il carico in questo campo.
Cuando se trata de trabajar duro, todos somos cabestros en este equipo.
Il termine "cabestro" deriva dal latino "cabestrus", che significa "cintura" o "collare", legato all'idea di un attrezzo usato per guidare gli animali.
Sinonimi:
- "Cavallo da tiro"
- "Animale da lavoro"
Contrari:
Non esistono contrari diretti dei termini impiegati, poiché "cabestro" si riferisce a un tipo specifico di animale. Tuttavia, nel contesto gerarchico degli animali, il contrario potrebbe essere un "animale domestico non da lavoro".