La locuzione "cabeza de turco" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica in alfabeto fonetico internazionale è /kaˈβeθa ðe ˈtuɾko/ per il dialetto spagnolo della Spagna e /kaˈβesa ðe ˈturko/ per il dialetto latinoamericano.
"Cabeza de turco" è un'espressione spagnola che si riferisce a una persona che viene usata come capro espiatorio, ovvero qualcuno che viene incolpato per gli errori o i fallimenti altrui. È un termine utilizzato sia nel linguaggio colloquiale che in contesti più formali, come la politica e il diritto.
L'espressione è utilizzata sia nel parlato orale sia nel contesto scritto, ma è più ricorrente in conversazioni informali per descrivere situazioni di ingiustizia o di scapegoating.
La compañía encontró a un empleado como cabeza de turco para justificar su fracaso.
(L'azienda ha trovato un dipendente come capro espiatorio per giustificare il suo fallimento.)
En la política, a menudo se elige a una figura como cabeza de turco para desviar la atención de otros problemas.
(Nella politica, spesso si sceglie una figura come capro espiatorio per deviare l'attenzione da altri problemi.)
Ella se sintió como cabeza de turco cuando todos le echaron la culpa.
(Si è sentita come un capro espiatorio quando tutti le hanno dato la colpa.)
L'espressione "cabeza de turco" viene utilizzata in modo figurato in varie situazioni, spesso accoppiata con altri termini:
Hacer de cabeza de turco:
"Decidieron hacer de cabeza de turco al gerente cuando los números no cuadraron."
(Hanno deciso di fare del gerente il capro espiatorio quando i numeri non tornavano.)
Buscar un cabeza de turco:
"Después del escándalo, la prensa comenzó a buscar un cabeza de turco."
(Dopo lo scandalo, la stampa ha iniziato a cercare un capro espiatorio.)
Convertirse en cabeza de turco:
"Al final, el director terminó convirtiéndose en cabeza de turco de la situación."
(Alla fine, il direttore è diventato il capro espiatorio della situazione.)
L'espressione "cabeza de turco" si origina dal significato letterale di "testa di un turco", che si riferisce a una testa di legno utilizzata storicamente come bersaglio per insulti e scherzi. Col tempo, la locuzione ha acquisito il significato figurato di capro espiatorio.