Sostantivo maschile.
/kɑɾβonˈθiʝo/ (in spagnolo che utilizza la pronuncia castigliana)
/kɑrbonˈtʃiʊ/ (pronuncia americana)
Il termine "carboncillo" si riferisce a un tipo di carbone di legna utilizzato principalmente per disegnare e per appunti che richiedono un certo grado di oscurità e morbidezza del segno. È noto per la sua capacità di essere facilmente sfumato e cancellato, rendendolo popolare tra artisti e illustratori. La parola viene utilizzata sia nel linguaggio parlato che in quello scritto, e la sua frequenza d'uso è comune nel contesto artistico.
"El artista usó carboncillo para crear un hermoso retrato."
(L'artista ha usato carboncino per creare un bellissimo ritratto.)
"Me gusta dibujar con carboncillo porque es muy fácil de difuminar."
(Mi piace disegnare con carboncino perché è molto facile da sfumare.)
"El carboncillo es un medio muy apreciado por los artistas."
(Il carboncino è un mezzo molto apprezzato dagli artisti.)
"Carboncillo" non è comunemente utilizzato in espressioni idiomatiche, ma di seguito sono riportati alcune frasi che dimostrano l'uso figurato della parola in contesti artistici e letterari.
"Dibujé mi vida con carboncillo en mi mente."
(Ho disegnato la mia vita con carboncino nella mia mente.)
"Las memorias quedan como trazos de carboncillo en el lienzo de mi vida."
(I ricordi rimangono come tratti di carboncino sulla tela della mia vita.)
"Su risa era un carboncillo que iluminaba mi oscuridad."
(La sua risata era un carboncino che illuminava la mia oscurità.)
Il termine "carboncillo" deriva dalla fusione della parola "carbon" (carbone) e il suffisso diminutivo "-cillo", suggerendo un piccolo pezzo di carbone.
Sinonimi:
- carboncino
- carboncillo può essere considerato anche un sinonimo alla "grafite" in contesti specifici.
Contrari:
- nell'ambito artistico, un contrario può essere "inchiostro", poiché fornisce una qualità di segno completamente diversa e più permanente rispetto al carboncillo.