Il termine "cautiverio" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica in alfabeto fonetico internazionale è: [kautiˈβeɾio]
In spagnolo, "cautiverio" si riferisce generalmente a uno stato di cattività o prigionia, in cui una persona o un animale è tenuto contro la propria volontà. La parola è spesso utilizzata in contesti legati alla detenzione, alla schiavitù o alla restrizione della libertà. Si usa più frequentemente nel linguaggio scritto rispetto al parlato, specialmente in ambiti legali, storici o militari.
Durante la guerra, molti soldati vivevano en cautiverio durante anni.
(Durante la guerra, molti soldati vivevano in cattività per anni.)
Después de ser capturados, los prisioneros fueron llevados a un lugar de cautiverio.
(Dopo essere stati catturati, i prigionieri furono portati in un luogo di prigionia.)
La parola "cautiverio" non è comunemente usata in espressioni idiomatiche spagnole, ma si può trovare in frasi che enfatizzano situazioni di libertà e restrizione. Ecco alcune frasi pertinenti:
Salir del cautiverio es un momento de liberación.
(Uscire dalla prigionia è un momento di liberazione.)
El cautiverio puede durar años, pero la esperanza nunca muere.
(La cattività può durare anni, ma la speranza non muore mai.)
La parola "cautiverio" deriva dal latino "captivus", che significa "catturato" o "prigioniero", derivato dal verbo "capere" che significa "prendere" o "catturare". La radice etimologica riflette l'idea di essere presi in una condizione di costrizione o mancanza di libertà.
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Contrari:
Queste informazioni forniscono un quadro completo sulla parola "cautiverio" e il suo utilizzo nel contesto della lingua spagnola.