"Sostantivo femminile"
/ˈθexa/ (in Spagna) o /ˈsexa/ (in America Latina)
La parola "ceja" si riferisce alla parte pelosa sopra l'occhio che definisce il contorno del volto. Può essere utilizzata per descrivere sia l'aspetto fisico sia il concetto di espressione o comunicazione non verbale. La frequenza d'uso è moderata, con una leggera prevalenza nel parlato rispetto al contesto scritto.
Le sopracciglia ben definite sono un segno di bellezza in molte culture.
Me gusta depilarme las cejas para darles forma.
La parola "ceja" è utilizzata in alcune espressioni idiomatiche, spesso legate a emozioni o stati d'animo.
"Alzare le sopracciglia" può significare sorpresa o scetticismo.
"Tener las cejas juntas" suele referirse a una persona poco cuidadosa con su apariencia.
"Avere le sopracciglia unite" di solito si riferisce a una persona poco attenta al proprio aspetto.
"Bajar la ceja" puede ser un gesto de desaprobación.
La parola "ceja" deriva dal latino "cĭa", che significava "sopracciglio".
"Arco superciliare"
Contrari:
In conclusione, la parola "ceja" è una parte fondamentale del linguaggio spagnolo, utilizzata in vari contesti e con diverse connotazioni. La sua importanza si estende anche a espressioni idiomatiche che arricchiscono il linguaggio quotidiano.