Censura è un sostantivo femminile.
/la ˈsensuɾa/
In spagnolo, "censura" si riferisce alla soppressione o al controllo di contenuti, come testi, film o pubblicazioni, spesso da parte di autorità governative o istituzioni. La parola può anche indicare un giudizio critico su qualcosa. La frequenza d'uso di "censura" è comune sia nel linguaggio parlato che scritto, in particolare nei contesti legati alla libertà di espressione e ai diritti umani.
La censura en el régimen autoritario limita la libertad de expresión.
La censura nel regime autoritario limita la libertà di espressione.
Muchos artistas han enfrentado la censura de sus obras.
Molti artisti hanno affrontato la censura delle loro opere.
In spagnolo, "censura" è usata in varie espressioni, con un significato che implica il controllo e la limitazione della libertà di espressione.
La censura del gobierno ha causado protestas en todo el país.
La censura del governo ha causato proteste in tutto il paese.
La censura cultural de algunas obras literarias es una crítica común.
La censura culturale di alcune opere letterarie è una critica comune.
Muchos consideran que la censura en medios digitales es una violación de los derechos humanos.
Molti considerano che la censura nei mezzi digitali sia una violazione dei diritti umani.
La parola "censura" deriva dal latino "censura", che si riferisce al compito del censore, un ufficiale romano responsabile del censimento e del controllo della moralità pubblica.
Sinonimi: - control - supervisión - restricción
Contrari: - libertad - liberación - apertura
In sintesi, "censura" è un concetto fondamentale in discussioni riguardanti i diritti civili e le libertà individuali, e il suo uso è prevalentemente legato a contesti di repressione e controllo.