"Charo" è usato principalmente come aggettivo o come sostantivo in contesti colloquiali.
La trascrizione fonetica della parola "charo" in alfabeto fonetico internazionale è /ˈt͡ʃa.ɾo/.
In italiano, "charo" può essere tradotto come "nervo" o "femminile" in contesti specifici. Tuttavia, è importante notare che "charo" ha connotazioni colloquiali e potrebbe non avere una traduzione diretta in alcuni contesti.
"Charo" viene comunemente utilizzato nell'argot spagnolo per descrivere una persona che si comporta in modo strano o eccentrico; può anche riferirsi a una persona di sesso femminile in modo colloquiale e informale. La frequenza d'uso di "charo" è maggiore nel parlato orale rispetto al contesto scritto, soprattutto nelle conversazioni informali tra amici o in ambito giovanile.
"Non essere così strano, pensa un po' prima di parlare."
"Esa chica está muy charo hoy, no sé qué le pasa."
"Charo" è spesso utilizzato in diverse espressioni colloquiali. Le espressioni idiomatiche con "charo" possono variare a seconda del contesto, ma di seguito sono forniti alcuni esempi:
"Sei nel tuo mondo strano."
"No tardes en mandar a la gente charo."
"Non esitare a mandare via le persone strambe."
"El ambiente se volvió charo cuando llegó él."
L'etimologia di "charo" non è del tutto chiara, ma alcuni studiosi suggeriscono che derivi da un termine popolare o regionale che descrive comportamenti o caratteristiche peculiari.
Sinonimi: raro, estrafalario, eccentrico.
Contrari: normale, comune, convenzionale.
In sintesi, "charo" è un termine colloquiale che descrive comportamenti o persone eccentriche, ricco di connotazioni culturali che variano in base al contesto in cui viene utilizzato.