"Choclo" è un sostantivo maschile.
La trascrizione fonetica di "choclo" è /ˈtʃok.lo/ nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA).
"Choclo" in italiano si traduce principalmente come "mais". In alcuni contesti, può essere anche tradotto come "granoturco".
In spagnolo, "choclo" si riferisce specificamente al mais, in particolare al mais dolce o tenero che si mangia cotto. È un termine ampiamente utilizzato in vari paesi dell'America Latina, in particolare in Argentina, Cile e Perù.
Il termine è comune nel linguaggio colloquiale e appare più frequentemente nel parlato che nella scrittura. È spesso usato in contesti gastronomici e culinari, come ingrediente in diverse ricette.
Esempi di frasi:
- En Argentina, el choclo se sirve a menudo en las parrillas.
(In Argentina, il mais viene servito spesso alla griglia.)
"Choclo" non è particolarmente noto per espressioni idiomatiche, ma ci sono alcune locuzioni in cui viene impiegato, spesso legate alla cucina.
Esempi di espressioni idiomatiche:
- La sopa de choclo es un plato típico de la gastronomía andina.
(La zuppa di mais è un piatto tipico della gastronomia andina.)
Il termine "choclo" deriva dal termine quechua "ch'uqlu", che significa "mais". Questo riflette l'origine precolombiana dell'uso del mais nella dieta di molti popoli indigeni in Sud America.
Sinonimi:
- Maíz (termine generico per il mais in spagnolo)
Contrari:
- Non ci sono veri e propri contrari, poiché "choclo" si riferisce a un alimento specifico. Tuttavia, in contesti culinari, può essere contrastato da altri cereali o verdure, come "quinoa" o "patata", a seconda del piatto.
"Choclo" è una parola significativa in vari contesti sudamericani, con una forte presenza nella gastronomia, e rappresenta non solo un ingrediente, ma anche una parte della cultura culinaria di diverse regioni.