"Cucaracha" è un sostantivo femminile.
La trascrizione fonetica in Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA) è /kukaˈɾatʃa/.
La traduzione di "cucaracha" in italiano è "scarafaggio" o "blatta".
In spagnolo, "cucaracha" si riferisce comunemente a una blatta, un insetto noto per la sua capacità di adattarsi a vari ambienti e per la sua reputazione di essere un parassita domestico. La frequenza d'uso della parola è elevata sia nel parlato che nello scritto, specialmente in contesti informali o colloquiali.
"Vi una cucaracha en la cocina anoche."
"Ho visto uno scarafaggio in cucina ieri sera."
"Las cucarachas suelen aparecer en lugares sucios."
"Le blatte tendono a comparire in luoghi sporchi."
"No puedo creer que haya una cucaracha en mi casa."
"Non posso credere che ci sia uno scarafaggio a casa mia."
La parola "cucaracha" è utilizzata in alcune espressioni idiomatiche, tra cui:
"No ser cucaracha."
Significa non essere subdolo o trascurabile.
"Ella no es una cucaracha, es una gran mujer."
"Lei non è una blatta, è una grande donna."
"Andar como cucaracha."
Usato per descrivere qualcuno che si muove in modo impreciso o confuso.
"Después de tres copas, andaba como cucaracha."
"Dopo tre drink, camminava come una blatta."
"Cucaracha de biblioteca."
Si riferisce a una persona che si muove furtivamente o che ha cattive abitudini, in particolare in un contesto accademico.
"Ese estudiante es una cucaracha de biblioteca, siempre husmeando."
"Quel studente è una blatta di biblioteca, sempre a spiare."
Il termine "cucaracha" deriva dallo spagnolo antico "cucaracha", che, a sua volta, trae origine dall'arabo "كُخْتَرَة" (kuḵtarah), una forma usata per riferirsi a insetti simili. Il termine ha subito evoluzioni fonetiche nel corso dei secoli.
Questa raccolta di informazioni presenta una panoramica completa della parola "cucaracha" nel contesto della lingua spagnola, evidenziando le sue caratteristiche, utilizzi e connotazioni.