"Culebra" è un sostantivo femminile.
/kuˈle.βɾa/
La parola "culebra" in spagnolo si riferisce comunemente a un serpente, ed è usata in modo generico per designare sia serpenti velenosi che non velenosi. Viene utilizzata principalmente nel parlato colloquiale nel contesto latinoamericano, specialmente in paesi come Messico, Colombia, Perù ed Ecuador, e può anche avere un uso tecnico in zoologia.
La frequenza d'uso è alta nei contesti quotidiani e nei discorsi informali, ma può apparire anche in testi scientifici riguardanti la zoologia.
La culebra se escabulle entre las hojas del bosque.
(Il serpente si infiltra tra le foglie della foresta.)
En algunos lugares, la culebra es considerada un símbolo de sabiduría.
(In alcuni luoghi, il serpente è considerato un simbolo di saggezza.)
"Culebra" è presente in diverse espressioni idiomatiche, specialmente in contesti colloquiali.
"Ser más astuto que una culebra"
(Essere più astuto di un serpente)
Significa essere molto astuto o scaltro.
"Culebra que no muerde no es culebra"
(Un serpente che non morde non è un serpente)
Si usa per dire che qualcosa che non è pericoloso perde la sua essenza o importanza.
"Estar en la boca de la culebra"
(Essere nella bocca del serpente)
Significa trovarsi in una situazione pericolosa o in grave difficoltà.
Es mejor ser más astuto que una culebra en este negocio.
(È meglio essere più astuti di un serpente in questo affare.)
En esta ciudad, si estás en la boca de la culebra, debes actuar con rapidez.
(In questa città, se sei nella bocca del serpente, devi agire in fretta.)
La parola "culebra" deriva dal latino "colubra", che significa "serpente". Le sue radici sono associate con le creature che strisciano e si muovono in modo sinuoso.
Sinonimi: - Serpiente - Ofidio
Contrari: Non esistono veri e propri contrari, data la specificità del termine; tuttavia, si può considerare come contrario un "animale terrestre" in generale.