"Desdicha" è un sostantivo femminile.
La trascrizione fonetica in API è /desˈdixa/.
"Desdicha" si riferisce generalmente a una condizione di sfortuna, infelicità o miseria. Viene utilizzata per descrivere eventi, situazioni o stati che generano malcontento o sofferenza. In spagnolo, questa parola ha una frequenza d’uso moderata e può essere trovata sia nel linguaggio parlato che in quello scritto, sebbene sia più comune nelle narrazioni letterarie o nei contesti formali.
"La desdicha le seguía a cada paso."
(La sventura lo seguiva ad ogni passo.)
"No hay desdicha que dure para siempre."
(Non c'è sventura che duri per sempre.)
"Desdicha" è meno comune in espressioni idiomatiche, ma ci sono alcune frasi che la includono, evidenziando contesti di sfortuna o infelicità.
"Caer en la desdicha."
(Cadere nella sventura.)
Significa trovarsi in una situazione di sfortuna o difficoltà.
"Para su desdicha, no escuchó los consejos."
(Per sua disgraziata, non ha ascoltato i consigli.)
Questa espressione indica che la mancanza di ascolto ha portato a conseguenze negative.
"Desdicha compartida, desdicha disminuida."
(Sventura condivisa, sventura diminuita.)
Questo proverbio suggerisce che condividere i propri problemi può alleviare il peso della sofferenza.
La parola "desdicha" deriva dal latino "des-diciā", composta da "des-" che implica una negazione e "dichá", che è collegata a "fortuna" o "destino". Quindi, etimologicamente, indica una mancanza di fortuna.
Questa ricca gamma di significati e espressioni attorno alla parola "desdicha" riflette la sua importanza nel descrivere condizioni di vita difficili e le esperienze umane legate alla sventura.