"Diezmo" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica in alfabeto fonetico internazionale è: /ˈdjez.mo/
"Diezmo" si riferisce tradizionalmente a una tassa o un tributo equivalente a un decimo del reddito o dei raccolti che viene dato a un’autorità religiosa o in contesti storici si riferisce anche al decimo della produzione agricola. Questo termine è spesso collegato alle pratiche religiose, in particolare nel cristianesimo, dove i fedeli sono incoraggiati a offrire un certo importo delle loro entrate alla chiesa.
La parola è di uso abbastanza comune nel registrato, soprattutto in contesti religiosi o storici, sebbene possa apparire anche nel parlato quotidiano quando si discute di pratiche di donazione.
"La iglesia siempre recomienda dar el diezmo cada mes."
"La chiesa consiglia sempre di dare la decima ogni mese."
"El diezmo es una manera de apoyar a la comunidad religiosa."
"La decima è un modo per sostenere la comunità religiosa."
Il termine "diezmo" non è comunemente usato in espressioni idiomatiche, ma può essere trovato in frasi legate alla religione e al sostegno comunitario.
"Es fundamental dar el diezmo para la obra de la iglesia."
"È fondamentale dare la decima per l'opera della chiesa."
"Muchos ven la donación del diezmo como un acto de fe."
"Molti vedono la donazione della decima come un atto di fede."
Il termine "diezmo" deriva dal latino "decimus," che significa "decimo", suggerendo l'idea di una frazione di dieci, utilizzata per il calcolo di donazioni o tributi.
La parola "diezmo" non ha esattamente un contrario diretto, ma in contesto può essere opposta a termini come "non donazione" o "trascurare le contribuzioni", a seconda del contesto.
In sintesi, "diezmo" è un concetto ben inserito nella cultura e nella tradizione religiose, che rappresenta l'idea di dare una percentuale dei propri redditi a favore di cause religiose o comunitarie.