"Guacamayo" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica utilizzando l'alfabeto fonetico internazionale è: /ɡwakaˈmaʝo/
La parola "guacamayo" si riferisce a un tipo di pappagallo del genere Ara, noto per i suoi colori vivaci e il grande becco. Questi uccelli si trovano principalmente nelle foreste pluviali dell'America Centrale e Meridionale. La frequenza d'uso di "guacamayo" è relativamente alta nel contesto parlato, soprattutto in conversazioni riguardanti fauna selvatica, uccelli o natura, e nei contesti turistici quando si parla di animali esotici.
"El guacamayo es un ave muy colorida que vive en la selva."
"Il guacamayo è un uccello molto colorato che vive nella giungla."
"En el zoológico vimos un guacamayo que hablaba."
"Nel zoologico abbiamo visto un guacamayo che parlava."
"El guacamayo es un símbolo de la fauna de América Latina."
"Il guacamayo è un simbolo della fauna dell'America Latina."
Sebbene "guacamayo" non sia comunemente utilizzato in molte espressioni idiomatiche, ci sono alcune frasi che potrebbero evocare l'immagine colorata e vivace di questo uccello:
"Eres más colorido que un guacamayo."
"Sei più colorato di un guacamayo." (Usato per descrivere una persona vivace e divertente)
"Hablar como un guacamayo."
"Parlare come un guacamayo." (Riferendosi a qualcuno che parla troppo o ripete le stesse cose)
"Aquel lugar es un jardín de guacamayos."
"Quello è un giardino di guacamayo." (Descrivendo un luogo molto bello e colorato)
"No seas guacamayo en la conversación."
"Non essere un guacamayo nella conversazione." (Significa non interrompere o non ripetere continuamente senza aggiungere valore)
La parola "guacamayo" deriva dall'adeguato termine degli indios caraibici, "wakamayu", utilizzato per indicare i pappagalli. L'uso di questa parola riflette la profonda connessione della cultura nativa con la fauna locale.
In sintesi, "guacamayo" è un termine vitale che evoca immagini di vivacità, natura e riconoscimento della biodiversità in America.