"Increpar" è un verbo in Spagnolo.
La trascrizione fonetica di "increpar" in Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA) è: /in.kreˈpaɾ/.
Le traduzioni più comuni di "increpar" in Italiano sono: - "rimproverare" - "reprimere" - "criticare"
"Increpar" significa rimproverare o criticare qualcuno in modo energico o severo. È utilizzato frequentemente nel linguaggio scritto e parlato, specialmente in contesti legati a discussioni, dispute o quando si esprime disapprovazione. La frequenza d'uso di "increpar" è moderata e il termine è più comune in contesti che riguardano interazioni sociali e legali, dove si fa riferimento a obiezioni o critiche esplicite.
El maestro no dudó en increpar a los estudiantes por su comportamiento.
(L'insegnante non ha esitato a rimproverare gli studenti per il loro comportamento.)
Durante la discusión, él se atrevió a increpar a su jefe frente a todos.
(Durante la discussione, si è permesso di criticare il suo capo davanti a tutti.)
"Increpar" non è particolarmente noto per essere parte di espressioni idiomatiche, ma può essere utilizzato in diverse frasi che sottolineano la sua connotazione di reprimenda.
No es correcto increpar a alguien sin escuchar su versión.
(Non è corretto rimproverare qualcuno senza ascoltare la sua versione.)
La madre increpó al niño por no hacer los deberes.
(La madre rimproverò il bambino per non aver fatto i compiti.)
Increpar sin motivo a alguien es una falta de respeto.
(Criticare qualcuno senza motivo è una mancanza di rispetto.)
Il termine "increpar" deriva dal latino "increpare", che significa "rimproverare" o "rimproverare severamente". Questo verbo latino combina il prefisso "in-" (che indica un’azione verso l’interno) con "crepare", che può essere interpretato come "colpire" o "battere".
Sinonimi: - Reprochar - Amonestar - Criticar
Contrari: - Elogiar (lodare) - Apreciar (apprezzare) - Alabar (incensare)
In sintesi, "increpar" è un verbo che implica l'atto di rimproverare o criticare qualcuno, spesso in modo diretto e severo. La sua frequenza d'uso è tale da renderlo una parte riconoscibile del linguaggio quotidiano e formale.