Aggettivo.
[iɾaˈkund̪o]
La parola "iracundo" descrive una persona che è incline a provare rabbia o a esprimere irritabilità. Viene utilizzata per caratterizzare individui che reagiscono in modo eccessivo o esplosivo in situazioni frustranti. La frequenza d'uso della parola è abbastanza comune sia nel parlato che nello scritto, con una leggera prevalenza nel contesto scritto.
Él es muy iracundo cuando no le hacen caso.
(Lui è molto collerico quando non gli danno ascolto.)
No quiero discutir con una persona tan iracunda.
(Non voglio discutere con una persona così irascibile.)
Sebbene "iracundo" non sia al centro di molte espressioni idiomatiche specifiche, può essere usato per descrivere diverse situazioni o stati d'animo in relazione alla rabbia. Ecco alcune frasi che mostrano il suo uso:
No es bueno dejar que el iracundo se apodere de nosotros.
(Non è buono lasciare che l'irascibile si appossessi di noi.)
A veces, hay que lidiar con personas iracundas en el trabajo.
(A volte, bisogna affrontare persone colleriche al lavoro.)
Es mejor calmar al iracundo antes de que hable.
(È meglio calmare l'iracondo prima che parli.)
"iracundo" deriva dal latino "iracundus", che significa "che prova ira" o "che è pronto a irritarsi". Quest'ultima forma è composta dal prefisso "ira", che significa "rabbia", e dal suffisso "-cundus", che indica inclinazione o predisposizione.