La parola "machete" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica di "machete" è /maˈt͡ʃete/.
In spagnolo, "machete" si riferisce a un grande coltello con una lama lunga, usato comunemente per tagliare vegetazione densa, come la canna da zucchero o per lavori agricoli. La parola è frequentemente usata nel contesto colloquiale e in situazioni pratiche sia nel parlare che nello scrivere, ma è più comune nel linguaggio parlato.
È un termine molto utilizzato nei paesi latinoamericani, in particolare in Messico, dove il machete ha una grande rilevanza culturale e storica.
El campesino utilizó el machete para cortar la caña de azúcar.
(Il contadino ha usato il machete per tagliare la canna da zucchero.)
En la selva, un machete es una herramienta muy útil.
(Nella giungla, un machete è uno strumento molto utile.)
In spagnolo, "machete" viene utilizzato in varie espressioni idiomatiche, anche se non è così comune come alcune altre parole. Tuttavia, le espressioni che lo includono richiamano immagini di forza, lavoro duro e perseveranza.
"Hacerlo a machetazos" significa fare un lavoro in modo grezzo o senza attenzione ai dettagli.
(Farlo a colpi di machete significa fare un lavoro in modo rozzo.)
"Ir al machete" indicare andare all'attacco, affrontare una situazione in modo diretto.
(Andare al machete significa andare all'attacco.)
"Cortar como un machete" si usa per descrivere qualcosa che si fa in modo rapido e decisivo.
(Tagliare come un machete significa fare qualcosa in modo rapido e deciso.)
La parola "machete" deriva dallo spagnolo, probabilmente a partire dall'originario "macho", che significa "maschio" o "robusto". È probabile che il termine sia stato adattato da una lingua indigena, considerando anche l'importanza del machete nelle culture precolombiane per la lavorazione della terra.
La parola "machete" è, quindi, multifunzionale e carica di significato culturale, oltre a essere un oggetto pratico nel contesto agricolo.