Sostantivo
/m.oˈtʃwe.lo/
In spagnolo, "mochuelo" si riferisce a una specie di gufo, in particolare il gufo comune (Athene noctua). È un termine utilizzato soprattutto nel contesto zoologico, ma può anche comparire in contesti colloquiali per descrivere qualcuno che è solitario o notturno. La sua frequenza d'uso è più comune nel linguaggio orale e tra gli appassionati di ornitologia, ma può anche apparire nella letteratura.
"Il gufo è conosciuto per il suo canto notturno."
"Vimos un mochuelo posado en la rama de un árbol."
"Abbiamo visto un gufo posato sul ramo di un albero."
"El mochuelo parece tener una vida solitaria."
"mochuelo" è una parola spesso utilizzata in espressioni idiomatiche legate alla solitudine o al comportamento notturno. Alcune delle espressioni includono:
"A volte mi sento come un gufo in mezzo alla folla."
"Es un mochuelo, siempre se queda trabajando cuando todos se van."
"È un gufo, rimane sempre a lavorare quando tutti se ne vanno."
"No seas mochuelo, ven a la fiesta con nosotros."
"Non essere un gufo, vieni alla festa con noi."
"Al igual que un mochuelo, disfruta de la tranquilidad de la noche."
Il termine "mochuelo" deriva dall'arabo "mukhayyal" e dal latino "majulus," che significano "gufo". La parola ha subito vari cambiamenti fonetici attraverso le diverse lingue fino a giungere all'attuale forma spagnola.
Sinonimi: - Búho (un altro termine per gufo) - Autillo (un tipo specifico di gufo, più piccolo)
Contrari: - Día (giorno) - Iluminación (illuminazione)
In conclusione, "mochuelo" è un termine con una forte connotazione zoologica, ma può anche essere usato in vari contesti colloquiali, rendendolo un termine interessante e versatile nella lingua spagnola.