La parola "quehacer" è un sostantivo.
La trascrizione fonetica in alfabeto fonetico internazionale (IPA) per "quehacer" è /ke.aˈθeɾ/ (pronunciato come [ke.aˈser] in Spagna, poiché non esiste il suono /θ/ in alcuni dialetti dell'America Latina).
In italiano, "quehacer" può essere tradotto come "fare" o "cosa da fare".
"Quehacer" si riferisce generalmente a compiti o lavori da svolgere, spesso utilizzato in riferimento a faccende domestiche o attività quotidiane che devono essere completate. Può essere usato in contesti sia orali che scritti; è comune in ambiti informali e nelle conversazioni quotidiane, oltre che in contesti più formali come istruzioni o liste di attività.
Italiano: "Devo fare molte faccende oggi."
Spagnolo: "Los quehaceres de la casa nunca se acaban."
Italiano: "Le faccende della casa non finiscono mai."
Spagnolo: "¿Cuáles son tus quehaceres favoritos?"
"Quehacer" è parte di alcune espressioni idiomatiche spagnole, specialmente in contesti che rimandano alle attività quotidiane e domestiche.
Italiano: "A volte la vita diventa un compito interminabile."
Español: "No tengo tiempo para más quehaceres."
Italiano: "Non ho tempo per ulteriori faccende."
Español: "Los quehaceres son parte de la vida adulta."
Italiano: "Le faccende fanno parte della vita adulta."
Español: "Siempre dejo los quehaceres para el último momento."
La parola "quehacer" deriva dall'unione di "que" e "hacer". "Que" è un pronome relativo che significa "che", mentre "hacer" è un verbo che significa "fare". L'insieme indica quindi l'idea di "cosa da fare".
Sinonimi: - Tarea (compito) - Labor (lavoro) - Trabajo (lavoro)
Contrari: - Ociosidad (ozio) - Desidia (negligenza) - Inactividad (inattività)
In conclusione, "quehacer" è una parola versatile e comune nel linguaggio spagnolo, utilizzata per esprimere compiti e attività quotidiane, con un'origine etimologica chiara e una presenza significativa sia nel linguaggio parlato che scritto.