Sostantivo
/tamaˈɾindo/
Tamarindo
Il "tamarindo" si riferisce sia a un albero tropicale appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminose) sia al frutto di questo albero. Il frutto è commestibile e ha un sapore agrodolce; è spesso utilizzato in cucina per preparare bevande, dolci e salse. Il termine è usato nella lingua spagnola sia nel parlato che nella scrittura, vantando una frequenza d'uso mediamente alta, soprattutto in contesti culinari e botanici.
Il termine "tamarindo" non è comunemente associato a espressioni idiomatiche specifiche, ma può essere utilizzato in algunas frasi colloquiali o contesti culturali riguardanti cucina e tradizioni.
La parola "tamarindo" deriva dal arabo andaluso "tamr hindī", che significa "dattero dell'India", composto da "tamr" (dattero) e "hindī" (dell'India). Storicamente, il tamarindo ha avuto origine in Africa tropicale, ma è oggi ampiamente coltivato nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo.
Il "tamarindo" non possiede veri contrari, in quanto è un termine specifico che si riferisce a una pianta e al suo frutto, senza un concetto opposto diretto.