"Trece" è un sostantivo e un aggettivo numerale.
La trascrizione fonetica di "trece" in alfabeto fonetico internazionale (IPA) è: /ˈtɾeθe/ (in Spagna) o /ˈtɾese/ (in America Latina).
In italiano, "trece" si traduce come "tredici".
"Trece" rappresenta il numero 13 nella lingua spagnola. È utilizzato sia nel linguaggio parlato che in quello scritto, con una frequenza d'uso elevata, soprattutto nei contesti numerici e matematici. È comune in tutti i contesti, dalla vita quotidiana a quello scolastico.
Traduzione: "Il numero tredici è considerato un cattivo auspicio in alcune culture."
Frase: "Tres más trece son dieciséis."
Sebbene "trece" non sia comunemente usato in molte espressioni idiomatiche, la sua associazione con la superstizione e la cultura popolare in alcuni paesi spagnoli è significativa.
Traduzione: "Avere paura del tredici è qualcosa di comune in alcune società."
Frase: "Dicen que el trece es el número del destino."
Traduzione: "Dicono che il tredici è il numero del destino."
Frase: "El trece de diciembre es el cumpleaños de mi hermana."
Il termine "trece" deriva dal latino "tredecim", che è una combinazione di "tres" (tre) e "decem" (dieci). Questa origine sottolinea la formazione numerica del termine.
In spagnolo, non ci sono sinonimi per "trece" poiché rappresenta un numero specifico. Tuttavia, il suo contrario in un certo contesto numerico potrebbe essere formulato come "cero" (zero) in termini di valore numerico, ma non è un antonimo diretto.
"Trece" è un numero cardinale importante nella lingua spagnola, con un uso frequente nelle comunicazioni quotidiane, sia scritte che parlate. La sua associazione culturale e le sue radici etimologiche mostrano il ricco contesto linguistico in cui è inserito.