"Tuerto" è un aggettivo.
/tweɾto/
La parola "tuerto" si riferisce principalmente a qualcuno che ha perso un occhio o che ha un occhio che non vede. Viene utilizzata sia nel parlato orale che nel contesto scritto, ma è più frequente nell'ambito della letteratura e del linguaggio formale. La frequenza d’uso non è altissima, essendo più un termine specifico.
"El hombre tuerto es conocido en el pueblo por su valentía."
L'uomo mancante di un occhio è conosciuto nel paese per il suo coraggio.
"A pesar de ser tuerto, sigue practicando deportes."
Nonostante sia mancante di un occhio, continua a praticare sport.
Non ci sono molte espressioni idiomatiche specifiche che utilizzano "tuerto" come elemento centrale, ma il termine viene talvolta usato in contesti più ampi per descrivere condizioni figurative o metaforiche.
"Ver con un ojo tuerto": si usa per riferirsi a una visione parziale o limitata delle cose.
"No debes juzgar sin conocer; ver con un ojo tuerto no es justo."
"Non dovresti giudicare senza conoscere; avere una visione parziale non è giusto."
"Tener un corazón tuerto": significa avere una percezione distorta delle emozioni o delle relazioni.
"Después de todo lo que ha vivido, tiene un corazón tuerto."
"Dopo tutto ciò che ha vissuto, ha un cuore ferito."
La parola "tuerto" deriva dal latino "tortus", che significa "torcere". Nel contesto della lingua spagnola, il termine si è evoluto per riferirsi alla mancanza di un occhio o a una visione distorta.
Sinonimi:
- "cieguito" (può riferirsi a una persona con problemi visivi in generale)
- "manco" (nel senso di mancanza, anche se più comunemente usato per riferirsi alla perdita di un arto)
Contrari:
- "bilateral" (nel contesto di avere entrambe le visioni o occhi)
- "normale" (nel senso di non avere difetti visivi)