"Vaya" è una forma del verbo "ir" (andare) ed è comunemente utilizzata come interiezione.
La trascrizione fonetica di "vaya" in Alfabeto Fonético Internacional (IPA) è /ˈβa.ja/.
"Vaya" ha diversi significati a seconda del contesto:
È usato sia nel parlato che nello scritto, con una frequenza maggiore nel linguaggio colloquiale.
Spagnolo: "Vaya a la tienda y compra pan."
Italiano: "Vada al negozio e compri del pane."
Spagnolo: "¡Vaya que sorpresa me has dado!"
Italiano: "Che sorpresa mi hai dato!"
"Vaya" è spesso incluso in espressioni idiomatiche e frasi d'uso comune, che esprimono reazioni emotive o stupore. Ecco alcune di queste espressioni:
Vaya por Dios: Un'esclamazione usata quando qualcuno è sorpreso o deluso.
Traduzione: "Vada per Dio."
Vaya tela: Usato per esprimere incredulità o disapprovazione; implica un giudizio negativo.
Traduzione: "Che assurdità."
Vaya lío: Utilizzato per indicare una situazione complicata o disordinata.
Traduzione: "Che caos."
Vaya faena: Significa avere un problema o una situazione difficile.
Traduzione: "Che guaio."
Il termine "vaya" deriva dal latino "vadere", che significa "andare". Come forma imperativa, è diventato una delle espressioni più comuni nella lingua spagnola per esprimere sia azioni che emozioni.
Sinonimi: - "Vaya" (come imperativo) può essere sinonimo di "anda" (imperativo di "andar"). - Espressioni colloquiali per "surpresa" possono includere "vaya sorpresa" come sinonimo di stupore.
Contrari: Non ha un oppositivo diretto, ma in contesti diversi si può vedere come "quedarse" (restare), in contrapposizione all'azione di andare.