"Villar" è un sostantivo maschile in spagnolo.
La trascrizione fonetica di "villar" utilizzando l'alfabeto fonetico internazionale è /biˈʝar/.
Il termine "villar" può essere tradotto in italiano come "vigna" o "campo". Può anche riferirsi a un "fattoria" o "tenuta" in contesti specifici.
In spagnolo, "villar" si riferisce tipicamente a una proprietà agricola, in particolare un terreno destinato alla coltivazione. Può essere utilizzato sia nel linguaggio scritto che in quello parlato, ma tende a essere più comune nel contesto scritto, in particolare nei testi agrari o storici. La frequenza d'uso non è molto alta nella lingua quotidiana.
"El agricultor cuida su villar con dedicación."
"L'agricoltore si prende cura della sua vigna con dedizione."
"En el villar se cultivan diferentes tipos de uvas."
"Nella vigna si coltivano diversi tipi di uva."
"La familia pasó generaciones trabajando en el villar."
"La famiglia ha passato generazioni a lavorare nella vigna."
"Villar" non è molto comune in espressioni idiomatiche. Tuttavia, è utilizzato in contesti agricoli e letterari. Ecco alcune frasi in cui il concetto di "villar" è implicito o esplicitamente espresso:
"El vino que producimos en el villar es de gran calidad."
"Il vino che produciamo nella vigna è di grande qualità."
"Trabajamos la tierra del villar desde hace años."
"Lavoriamo la terra della vigna da anni."
"El villar es el lugar donde nacen las mejores cosechas."
"La vigna è il luogo dove nascono i migliori raccolti."
"Este villar tiene una historia rica en tradiciones agrícolas."
"Questa vigna ha una storia ricca di tradizioni agricole."
L'origine della parola "villar" deriva dal latino "vīllā", che significa "fattoria" o "casa di campagna". Questo termine ha evoluto il suo significato nel corso dei secoli, legandosi fortemente alla cultura agricola.
Sinonimi: - "Viña" (vigna) - "Finca" (fattoria, tenuta)
Contrari: - Non ci sono contrari diretti poiché "villar" si riferisce specificamente a un'area agricola e non ha un termine opposto in senso diretto. Tuttavia, in un contesto più ampio, si potrebbe considerare "città" come un contesto opposto rispetto a un contesto rurale.